È il timore più grande dell’Eliseo: la radicalizzazione delle proteste contro la riforma delle pensioni, con violenze e incidenti dalle conseguenze imprevedibili. Il ricorso del governo francese al 49.3, l’articolo della Costituzione che permette di bypassare il voto in Parlamento per approvare una legge, sta scatenando da giovedì sera un’ondata di proteste in tutta la Francia. Ieri, da nord a sud, migliaia di persone sono scese in piazza per gridare la loro rabbia contro il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, e la sua scelta di “forzare” la democrazia attraverso uno strumento che è certamente legittimo, ma che conferma lo stato di fragilità dell’esecutivo, privo di maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale.
Bordeaux, Nantes e Brest sono state teatro di forti tensioni, con individui incappucciati che hanno dato fuoco a macchine e cassonetti, costringendo gli agenti in tenuta anti sommossa a utilizzare i gas lacrimogeni per contenere i disordini. Sugli Dopo aver Champs Elysées e a Place de la Concorde, piazza parigina diventata simbolo della contestazione (solo un…