vi spiego l’inadeguatezza del decreto che segnerà il futuro del Paese

Oggi torniamo a parlare di quella sigla ormai diventata comune e cioè PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Una inadeguatezza programmatoria generale complica fin dai primi passi il cammino degli investimenti del PNRR. I problemi sono molti, tra cui i ritardi nella selezione dei progetti da mettere al finanziamento. Per non parlare dell’incapacità della pubblica amministrazione di impiegare le risorse stanziate.

I problemi emergono lungo tutta la filiera degli interventi e mescolano in misura quasi uguale responsabilità centrali e locali, anche se a mio parere sono prevalenti quelle centrali. La radiografia che è stata designata dal Sole24Ore nei giorni scorsi ha riguardato fin qui 38 interventi su un totale di 225 approvati dal Governo per un valore di circa 52,7 miliardi sui 222 complessivi. Gli slittamenti riguardano investimenti sull’edilizia scolastica, lo sport nelle scuole ma anche quelli per l’accessibilità ai musei.

Insomma, il Ministro per il PNRR Raffaelle Fitto, ha ricordato che le regole del nuovo decreto: “contribuiranno a ridurre in modo tangibile queste problematicità“, assicurando la disponibilità del Governo ad accogliere miglioramenti da un lato e un confronto con i comuni alle prese con una sfida che segnerà il futuro del…