Verità e menzogne di Prigozhin, che agita il suo progetto politico per aiutare il «moderato» Putin- Corriere.it

di Marco Imarisio

Sullo sfondo le elezioni regionali del 10 settembre e comunali a Mosca. A marzo le presidenziali. I dissidenti: «Il capo di Wagner gioca a spaventare»

«L’unico santo di questa stupida guerra è il Soldato russo, che è stato abbandonato al suo destino». La citazione proviene dal video dello scorso 13 maggio, diventato famoso per la sua faccia stravolta e l’urlo «Shoigu!» seguito dai consueti insulti rivolti al ministro della Difesa.

In Russia non esiste la figura dell’uomo della strada dimenticato da tutti. L’unico suo possibile equivalente è l’immagine del buon soldato, un mito nazionale protetto e tutelato fino all’eccesso da una legge che prevede condanne pesantissime per diffamazione dell’esercito. Per quanto pervasi dalla sua ira funesta, i messaggi quotidiani di Evgenij Prigozhin si reggono su un equilibrio sottile e battono spesso sugli stessi tasti. Certo, il fondatore della Brigata Wagner che di recente si è cambiato il soprannome, da cuoco a macellaio di Putin, forse esercitando una macabra autoironia, sostiene di essere l’unica persona che può salvare «i nostri ragazzi» dalla disfatta. Datemi l’esercito, se volete davvero vincere, afferma tra le righe….