Lo zar ora è ufficialmente ricercato dalla Corte penale internazionale. Kiev esulta:«Decisione storica». Mosca: «Carta igienica»
Il mandato di cattura internazionale è stato firmato ieri alle 16 dai giudici della Corte penale dell’Aia. E adesso il presidente Vladimir Putin è ufficialmente ricercato con l’accusa di crimini di guerra «per aver deportato bambini e adolescenti ucraini in Russia». Provvedimento analogo contro Maria Lvova-Belova, la commissaria di Mosca per i diritti dei bambini, che ha curato personalmente i trasferimenti e l’organizzazione dell’accoglienza negli orfanatrofi e presso nuove famiglie
. Arriva dunque la clamorosa svolta nell’indagine avviata poche settimane dopo l’invasione
rendendo di nuovo altissima la tensione con Mosca che definisce «carta igienica» gli atti giudiziari, mentre da Kiev il presidente Volodymyr Zelensky esulta «è una decisione storica, l’inizio della fine» e l’Ue avvisa: «Non ci può essere impunità, ora si prosegue».
A firmare l’ordine di cattura sono tre giudici: l’italiano Rosario Aitala, la giapponese Tomoko Akane e il costaricano Sergio Ugalde. La conseguenza è immediata, se Putin e la sua fidata collaboratrice dovessero uscire dai confini potrebbero essere…