Ucraina, il 54% dell’export agricolo grazie all’accordo Onu che scade il 18 maggio- Corriere.it

Il 54% dei prodotti agricoli esportati dall’Ucraina, negli ultimi dieci mesi, è partito dai tre porti del Mar Nero inseriti nella Black Sea Grain Initiative, l’accordo Onu sul grano che scade il 18 maggio. Intesa che ha portato una boccata d’ossigeno all’economia di Kiev, allentando il rischio di tensioni sul prezzo del pane che avrebbero potuto provocare instabilità nelle aree in via di sviluppo fortemente dipendenti dalle importazioni ucraine. Complessivamente sono 30,2 milioni le tonnellate di prodotti agricoli partiti dai tre porti ucraini inseriti nell’accordo (Odessa, Yuzhny e Chormoronsk): la metà è mais, mentre il 26,9% è grano tenero, il 5,5% è farina di girasole, il 5,1% olio di girasole.

I beneficiari della Black Sea Grain Initiative

La Cina con 7 milioni di tonnellate di prodotti agricoli tra grano, mais e olio di girasole, pari al 23,2% sul totale partito dai tre porti ucraini, è il Paese che ha più beneficiato della Black Sea Grain Initiative. La Spagna con 5,4 milioni di tonnellate di prodotti, pari al 18%, e la Turchia (3,1 milioni di tonnellate di prodotti pari all’10,2%) si piazzano rispettivamente al secondo e terzo posto tra i Paesi che più hanno importato dall’Ucraina. L’Italia, invece, con 2 milioni di tonnellate (6,7%) è…