Tumori. ‘I was only sixteen’, Tony Hadley canta l’inno dei pazienti teenager

“I was only sixteen”. “Avevo solo sedici anni quando dissero che dovevo andare, e non sei mai, mai pronto per un viaggio del genere”. Si sentono così i ragazzi che vivono l’esperienza di un tumore. Catapultati in “una strana realtà, come un gioco per PlayStation, senza vite di riserva”. E invece un adolescente a 16 anni vorrebbe solo “amare ed essere libero”, “andare in bicicletta sotto la pioggia e arrivare ovunque in ritardo”, “cantare fino a diventare rauco” e “ballare fino all’alba”. Per far volare queste emozioni sulle ali delle note di una ballata poetica e struggente, una star internazionale ha prestato la sua voce ai ragazzi del Progetto Giovani dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano (Int). Teenager in cura nell’Irccs di via Venezian e autori della nuova canzone, scritta questa volta in inglese: Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet, icona del pop, la sorpresa che ha reso unico il progetto presentato oggi nel capoluogo lombardo.

“I was only sixteen è fantastica”, ha detto Hadley in un videomessaggio in cui ha ricordato tutte le persone e le realtà coinvolte nell’iniziativa. “I ragazzi l’hanno scritta, vogliamo accrescere la consapevolezza, speriamo che vi piaccia”. Il progetto musicale è frutto anche della…