“Il presidente Trump sarà arrestato durante la Settimana Santa, il tempo della sofferenza e della purificazione per i fedeli a Gesù Cristo. Come Cristo fu crocifisso, e risorse il terzo giorno, così risorgerà Donald Trump” predica online l’avvocato Joseph McBride: martedì, a Manhattan, il District Attorney Alvin Bragg incriminerà l’ex presidente Donald Trump, per i pagamenti illeciti alla pornostar Stormy Daniels, e già la base trumpiana si mobilita.
“MTG”, la deputata della Georgia Marjorie Taylor Greene, focosa leader della nuova destra Usa, annuncia l’arrivo a New York, per guidare le proteste, lo Speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, parla di “caccia alle streghe”, l’ex vice di Trump, Mike Pence, e il governatore della Florida, Ron DeSantis, rivali per la nomination repubblicana, accusano Bragg di “attività antiamericane”. Dalla rete di destra Fox News un solo grido, “Il finanziere ebreo ungherese George Soros paga Bragg!” e, con il sermone dell’avvocato McBride su Trump-Gesù perseguitati dai giudei, la cornice di antisemitismo si salda.
Come reagirà la folla dei repubblicani militanti? Darà l’assalto all’ufficio di Bragg, come al Campidoglio di Washington il 6 gennaio 2021? Il procuratore, afroamericano, non ha ricevuto, in realtà,…