Primo successo francese sul traguardo di Cahors, il danese Vingegaard ormai a un passo dal trionfo nella Grande Boucle
Italiani no, francesi sì. Nella diciannovesima e terz’ultima tappa del Tour, i nostri cugini si sono scollati di dosso le zero vittorie dell’edizione 109. Merito – tanto per cambiare – di un uomo della Jumbo-Visma, Christophe Laporte, prezioso gregario della maglia gialla Vingeegard che ha portato a sette (un terzo di quelli disponibili) i successi del team olandese.
La tappa di Cahors era disegnata per i velocisti ma Laporte li ha beffati, anticipandoli a poco meno di due chilometri dalla fine in un finale caotico: azione difficilissima in un ciclismo moderno dai ritmi altissimi. Laporte ha battuto il belga Philipsen e il nostro Alberto Dainese.
Tutto immutato in classifica generale, con Vingegaard che guida su Pogacar e Thomas. In vista della cronometro di sabato (40 chilometri) Pippo Ganna si nasconde lamentando una condizione non buona. Pretattica o realtà? Lo spagnolo Mas è stato il sedicesimo corridore in questo Tour a tornare a casa per positività al doping.
22 luglio 2022 (modifica il 22 luglio 2022 | 17:31)
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