«Terzo polo, non vogliamo rompere i gruppi, ma non ci faremo ridere dietro dall’Italia»- Corriere.it

La renziana capogruppo al Senato di Azione-Italia viva: «Da Calenda anche attacchi in stile grillino». E poi: dica chiaramente se vuole fare o no una lista unica per le Europee

«La nostra intenzione non è rompere i gruppi in Parlamento, ma nemmeno farci ridere dietro dall’Italia». Raffaella Paita, fedelissima renziana, è la capogruppo della litigiosa compagine Azione-Italia viva al Senato. E ora, mentre il Terzo polo si è sbriciolato, con una mano tende un ramoscello d’ulivo, con l’altra rintuzza.
Senatrice Paita, lei con «Matteo» è una cosa unica, ma a Palazzo Madama ricopre un ruolo di garanzia. Cosa dirà alla prima resa dei conti con Azione?

«Se si sta insieme bisogna rispettarci. E noi stiamo subendo attacchi anche in stile grillino». Addirittura? «L’altro giorno Calenda ha detto: “Nella mia vita professionale e politica non ho mai ricevuto rinvii a giudizio” e altri riferimenti carini».
Si riferiva a lei e Renzi…

«Non so se si riferisse a me. Quando in Liguria ci fu l’alluvione, ero assessore regionale. Sono stata accusata di omicidio colposo e disastro ambientale colposo, per non aver dato l’allerta. Cinque anni di calvario: sono stata assolta. Le parole di Calenda mi hanno fatto male. I giudizi si danno dopo la fine dei processi: la…