«Spie nell’ufficio e minacce. Avvisai del pericolo, mi risposero con un gestaccio scaramantico»- Corriere.it

di Armando Di Landro

L’incredibile deposizione dell’ex ministro della Salute (oggi tornato a fare il medico) ai magistrati di Bergamo: «Comportamenti poco professionali e zero programmazione». La guerra con il capo di gabinetto di Speranza: «Mi nascondeva le riunioni e mi disse: contro di te ho documenti nel cassetto»

Entrare nel proprio ufficio e trovarci dentro una persona che sembra aver appena frugato tra i cassetti. E dove siamo, al Watergate hotel? O in un banale gioco di ruolo durante una festicciola tra ragazzini? No, siamo al Ministero della Salute, a Roma, poco
dopo l’inizio della più grave epidemia vissuta dall’Italia negli ultimi cento anni almeno. È lì, tra i tavoli di un’unità di crisi e della task force, che si condensano antipatie e ritrosie tra tecnici e politici, o tra politici stessi, ripicche fatte di mancati avvisi per le riunioni, verbali incompleti, notizie ufficiali che non circolano a dovere e finiscono prima sui giornali online e non al ministro o al vice ministro. E poi, anche accuse inventate, denunce. Questo è stato il ministero di Lungotevere Ripa nell’esperienza di un outsider della politica, Pierpaolo Sileri, il medico che nel 2018, all’inizio della scorsa legislatura, aveva detto «tornerò a fare il mio lavoro», e…