L’intervista di Vittorio Sgarbi a Domenica In nella puntata del 19 marzo dedicata alla Festa del papà è stata un qualcosa di inascoltabile. Una figura pessima da parte del programma e pure della conduttrice Mara Venier che, al posto di mettere un freno ad alcune dichiarazioni più che discutibili (per usare un eufemismo) del critico d’arte, ha avuto un atteggiamento molto blando. Sui social è piovuto di tutto. A poco è valsa la pezza sul finale della chiacchierata, con Sgarbi che ha chiesto scusa per le sue sparate. Più che scuse sono state giustificazioni.
Ormai però la frittata era stata fatta. A ciò si aggiungono anche le critiche alla trasmissione per avere invitato un membro del governo (Sgarbi attualmente è sottosegretario di Stato alla cultura) ed averlo lasciato andare a briglie sciolte. “Ma questa specie di “santino” a un membro del governo di domenica pomeriggio era necessario?”, ha chiesto, ad esempio, Giuseppe Candela, firma di Dagospia e del Fatto Quotidiano.
Sgarbi ha iniziato l’intervista sostenendo che le donne dovrebbero fare figli giovanissime così a 30 anni “sono libere” e poi “salutano i mariti che le servono più a nulla”. Le figlie? “Potrebbero diventare lesbiche, oggi è una linea”, la sparata (è una “linea”…