SFOOTING/ Lotta allo spreco con l’etichetta “O al gatto o alla suocera”

Erano bei tempi quando si poteva cantare “… la mia casa era sul porto, i miei sogni in riva al mare…” (Sulla rotta di Cristoforo Colombo, Lucio Dalla). Adesso, cari lettoràstri (amici lettori dei ComicAstri) si vive di disillusione, di parole dette senza sapienza, mentre necessiteremmo “di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue”. Il virgolettato non è nostro, altrimenti staremmo già volando a Oslo per il Nobel. Sia lode ad Alda Merini, alla quale siamo sfacciatamente ricorsi, e al nostro amico Zingarelli (quel vocabolario che sa tante cose, il perché lo sapete anche voi), con le mani nei capelli alla sola idea che un prestito di tale portata possa essere finito su queste nostre strampalate considerazioni settimanali.

Che le parole siano pietre l’aveva già detto Carlo Levi (lo scrittore che aveva fermato Cristo ad Eboli), ma… lo sono ancora? Seguiteci e ve ne forniremo qualche ragione. A favore o contro, giudicherete voi!

Parole nuove starebbe mettendo in campo la Commissione europea, che avrebbe voglia di mettersi in prima fila nella lotta contro lo…