Vivek Murthy, responsabile della salute pubblica degli Stati Uniti, in un report raccomanda alla politica di prendere provvedimenti per limitare ulteriormente l’accesso e alle società di potenziare i controlli perché siano rispettati i limiti d’età di chi li frequenta
È l’argomento più ricorrente delle conversazioni tra adulti con figli minorenni, da una parte all’altra dell’Atlantico. Del resto due genitori su tre ritengono che essere madre o padre oggi sia più difficile rispetto a 20 anni fa, proprio a causa loro. «I social media possono danneggiare profondamente la salute mentale dei ragazzi, in particolare degli adolescenti» avverte ora persino Vivek Murthy, il responsabile della salute pubblica degli Stati Uniti, il Surgeon General. «Siamo nel mezzo di una crisi della salute mentale giovanile, e temo che i social media siano un motore importante di questa crisi, dobbiamo affrontarla con urgenza», ha osservato dagli Usa, dove il tema è caldo a pochi giorni dal bando di TikTok in Montana e con lo Utah diventato il primo stato ad alzare la barriera a 18 anni per avere un account social (senza il consenso esplicito di un genitore).
In un dossier di 19 pagine, questo medico statunitense di origine indiana, autore tra l’altro di un libro apprezzato,…