Se persino Zingaretti trova il congresso “soporifero”, come si arriva alle primarie?

Dopo la sconfitta elettorale e le montagne ghiacciate dell’opposizione, sui dem sono piovuti anche i rimbrotti del padre nobile Romano Prodi. E ora è arrivato il colpo di grazia sotto forma di dibattito sul nome

Non bastano le vallate tristi della sconfitta elettorale e le montagne ghiacciate dell’opposizione. Sul povero Pd, per giunta impantanato lungo il sentiero precongressuale. sono piovuti anche i rimbrotti del padre nobile Romano Prodi: “Sto seguendo con attenzione. Finora sono state più schermaglie che dibattiti sui contenuti. Il problema grosso non è come va a finire il congresso ma se chi vince ha la forza sufficiente per rinnovare”. E non basta. Dove finisce Prodi iniziano infatti le paginate di questo e quel deputato, senatore, ex ministro, saggio, osservatore, sondaggista, fuoriuscito, figliol prodigo, sostenitore illustre, scrittore, professore in vena di consigli: la sinistra deve fare così, i dem devono fare cosà, abbiamo sbagliato qui e abbiamo sbagliato là. Insomma, se non è noia e sbadiglio ci si va molto vicini.

Abbonati per continuare a leggere

Sei già abbonato? Resta informato ovunque ti trovi…