«Cospito libero»: l’Italia di nuovo al centro di azioni dimostrative dopo l’attentato di Atene. Tensioni in piazza a Roma, ferito un agente
Il primo attacco avviene quando a Barcellona sono trascorse da poco le 22 di venerdì.
Cinque uomini incappucciati, ripresi dalle telecamere di sicurezza, sfondano con barattoli di vernice rossa la vetrata d’ingresso del palazzo che ospita il consolato generale italiano nella città. Poi imbrattano una parete esterna dell’edificio con tre scritte in catalano a vernice nera: «Italia Stato assassino», «Libertà per Cospito»
e «Amnistia totale», la traduzione.
Passano poche ore. Alle 3 di notte, un residente del quartiere Schöneberg, zona sudoccidentale di Berlino, chiama la polizia: due auto sono in fiamme. I vigili del fuoco intervengono, domano l’incendio. Una delle due auto è una berlina con targa diplomatica di un funzionario in servizio all’ambasciata italiana, appartiene al primo consigliere Luigi Estero.
«Fortunatamente non si registrano danni a persone», si legge nel comunicato che la Farnesina pubblica nella prima mattinata di ieri. «Il ministro Antonio Tajani — continua la nota — ha immediatamente contattato l’ambasciata di Berlino e il consolato di Barcellona per esprimere la…