«Sciame», se l’ossessione per una popstar (immaginaria) diventa horror (voto 7,5)- Corriere.it

di Maurizio Porro

La serie scritta e diretta di Danny Glover e interpretata da Dominique Fishback indaga sulle manie di una fan che non accetta critiche e sconfina nella follia e nell’omicidio

La storia di una ossessione per l’esibizione della celebrità con tutti i suoi rituali del saranno famosi o della fama alla Woody Allen, un thriller che parte e arriva alle stazioni di una psicopatologia derivante dall’ammirazione sfrenata e acritica e dalla funzione di fan. Perché questo “Sciame” pensato, scritto e diretto da Danny Glover con la sua collaboratrice di “Atlanta” Janine Nabers è, portata agli estremi, la storia infiltrata di pazzia di una ragazza che ammira sconfinatamente la sua pop star e non accetta critiche: nel caso qualcosa o qualcuno si ponga in mezzo, si uccide. E la voce social chiede: cosa sareste disposti a fare per la persona che amate di più? Ed è così che i fan club possono diventare tossici e istigatori di omicidi seriali, come avviene in questo caso, con momenti gore e trash.

Un cartello, prima di ognuna delle brevi puntate di mezz’ora ciascuna di “Sciame” (Swarm, è letterale), si affretta a informare e ripetere che non si tratta di finzione ma di cose vere (realtà, signori, direbbero i sei personaggi di Pirandello) che i…