Il suo nome attuale recente e risale all’aprile 2021. Ma la Saudi National Bank — partecipata per il 37% dal fondo sovrano del regno Saudita, il Public Investment Fund (Pif), e diventata il principale azionista del Credit Suisse alla fine dello scorso anno dopo aver acquisito una partecipazione del 9,9% — ha una storia che risale al boom petrolifero degli anni Cinquanta e alle prime fasi di modernizzazione del regno Saudita seguite al secondo conflitto mondiale. La banca fu fondata nel 1953 con il nome di National Commercial Bank ed la principale banca commerciale dell’Arabia Saudita.
Tuttavia le ambizioni dell’istituto vanno oltre l’erogazione di credito ai pur grandiosi progetti di sviluppo della penisola arabica o al normale funzionamento dell’economia saudita . La svolta di maggior impatto recente, e risale alla mega-fusione realizzata nell’aprile del 2021 con Samba Financial Group, un gruppo bancario nato nel 1980 in seguito alle nazionalizzazioni delle filiali di Gedda e di Riad di Citibank dopo che il governo aveva imposto alle banche straniere che la partecipazione di maggioranza al capitale delle banche fosse per il 60% di cittadini e capitali sauditi. L’operazione, una delle maggiori fusioni mai realizzate in un Paese del Medio Oriente,…