Il trentasettenne amministratore delegato di OpenAI è un prepper, una persona preparata all’apocalisse o a una crisi sistematica globale. Il motivo per cui si è interessato di intelligenza artificiale è fantascientifico. Ora ha abbandonato la missione di “salvare il mondo” per monetizzare il proprio lavoro
Il mondo sta per finire, secondo Sam Altman, il trentasettenne amministratore delegato di OpenAI, l’azienda produttrice di ChatGPT, tra le intelligenze artificiali più discusse di questi mesi. Altman è una vecchia conoscenza della Silicon Valley: già a capo dell’influente società di investimenti YC Combinator, nel 2015 ha lasciato tutto per darsi all’intelligence artificiale. All’epoca presentò OpenAI come una realtà necessaria per lo sviluppo sano e controllato di una tecnologia di cui l’imprenditore sembra avere timore.
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