Pressing su Tunisi dall’Italia e torna l’idea di impiegare la Marina militare. Tajani: «Le parole e le normali iniziative di contrasto non bastano più, bisogna passare velocemente ai fatti»
La pressione sull’Italia aumenta, i numeri degli sbarchi e dei morti annegati colpiscono l’opinione pubblica e il decreto flussi, approvato tra le polemiche a Cutro, non può frenare l’esodo dalle coste africane. In questo quadro a tinte drammatiche, Giorgia Meloni convoca un vertice su immigrazione e sicurezza con i servizi segreti. L’allarme è altissimo, le cifre della disperazione sono triplicate rispetto ai primi mesi del 2022. E il governo deve trovare il modo di mettere un freno alle partenze, con urgenza ed efficacia. «Le cifre degli arrivi sono impressionanti, con la bella stagione il problema può solo aggravarsi — apre i lavori una Meloni “preoccupatissima” — Se l’Europa non si muove e continua a lasciarci soli, quest’estate sarà un’invasione».
È Antonio Tajani a illustrare le «contingenze gravissime» che mettono a rischio la sicurezza dell’Italia: dalla guerra in Ucraina al terremoto in Turchia e Siria, dall’esodo che interessa l’Africa sub-sahariana al collasso della Tunisia. Il coordinatore di FI, collegato in…