Quando la politica si incarta ecco che spuntano le formule magiche delle riforme costituzionali.
Come ci piacciono queste formule: “Le riforme costituzionali“, “l’uomo forte“. “Finalmente attraverso le riforme costituzionali potremo superare lacci e lacciuoli della politica italiana, i mali atavici dell’Italia: la burocrazia“.
Si dice: “Finalmente grazie alle riforme costituzionali potremo contare su un esecutivo forte, su un Presidente del Consiglio eletto dai cittadini e che finalmente è libero di fare quel che vuole, o quasi, ma in nome dei cittadini“.
E allora ecco che spuntano riforme costituzionali, presidenzialismo, semipresidenzialismo, premierato.
“Il sindaco d’Italia“: ecco il sindaco d’Italia è l’immagine perfetta.
Perché questo rappresenta esattamente la condizione ideale per questo presidenzialismo senza soldi, straccione.
Questo presidenzialismo squattrinato. Io non ho paura del semipresidenzialismo o del presidenzialismo.
Io ho paura del fatto che qua si continua a parlare di riforme costituzionali ma siamo senza soldi.
E quindi, esattamente come i sindaci d’Italia, per fare un giardinetto, un’aiuola, devono chiedere il contributo a qualche fondazione, ad un supermercato, il quale ovviamente chiede l’aumento di…