Bonaccini convoca domani la minoranza per decidere come comportarsi nella partita per la scelta dei nuovi capigruppo parlamentari
BRUXELLES — «Energica» e con una «visione». Sono le due caratteristiche che ritornano nelle descrizioni di chi ha ascoltato il discorso di Elly Schlein
, «federalista convinta», al suo debutto a Bruxelles da segretaria del Pd al pre-vertice dell’S&D, che riunisce i premier e i leader europei della famiglia socialista prima di ogni Consiglio europeo. Un incontro che non va derubricato a routine perché è stata l’occasione per lanciare il gruppo di lavoro per l’individuazione dello spitzenkandidat e del programma per le elezioni europee del 2024.
Schlein ha fatto il controcanto alla premier Meloni su tutti i temi caldi in discussione al Consiglio europeo, dall’immigrazione alla transizione verde. Unico punto di contatto «il supporto convinto all’Ucraina contro l’invasione criminale della Russia». Sull’immigrazione, per la leader del Pd l’Italia sta sbagliando strategia: «Serve una Mare Nostrum europea, una missione comune di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo che abbia mandato operativo di salvare le vite». Inoltre per Schlein bisogna chiedere fondi per finanziare l’accoglienza ed estendere…