«Questi crimini più facili da provare rispetto al genocidio»- Corriere.it

di Marta Serafini

Il giudice della Corte penale spiega come il provvedimento riduca il raggio di azione del presidente russo

«Me lo aspettavo già da qualche mese». Cuno Tarfusser, giudice della Corte penale internazionale, ha guidato il processo contro l’ex presidente ivoriano Laurent Gbagbo, ha firmato, tra gli altri, i mandati di cattura a carico del presidente del Sudan Omar Bashir per genocidio, di Muammar Gheddafi, di suo figlio e del capo dei servizi libici per crimini contro l’umanità ed è stato tra i primi a dire che la Corte Penale dovesse lavorare sul fascicolo Putin.

Il presidente russo andrà alla sbarra come Milosevic?

«Non posso prevedere la Storia. Ma so che, in questo caso, i crimini di guerra sono assolutamente evidenti, ed è per questa ragione che mi aspettavo che il mandato arrivasse prima. Tuttavia, è giusto che i procuratori si siano presi il loro tempo: le prove sono state raccolte all’interno di uno Stato belligerante, in un conflitto in cui la propaganda gioca un ruolo importantissimo su entrambi i fronti».



Putin è accusato di un crimine orrendo, la deportazione di bambini
. Pensa che questo porterà all’incriminazione per genocidio?

«L’accusa di genocidio è la più difficile da provare perché deve essere…