proteste ogni volta che compare, «Not My King»- Corriere.it

Sono cose che con Elisabetta non succedevano: ormai non c’ apparizione che non sia accompagnata da fischi e proteste. E intanto boom di donazioni al movimento repubblicano, che prepara grandi contestazioni per l’incoronazione di maggio

Se Elisabetta era la costante del Regno, la costante di re Carlo sono fischi e proteste: ormai non c’ apparizione del sovrano in pubblico che non sia accompagnata da sonore contestazioni, con i manifestanti che inalberano cartelli con la scritta Not My King, non il mio re. Erano cose che con la regina nessuno si sognava di fare, troppo grandi erano il rispetto e la deferenza verso di lei: ma la sua dipartita e l’ascesa al trono di Carlo hanno dato la stura a un sentimento di insofferenza verso la Corona che da tempo covava sotto la cenere.

L’ultimo episodio luned scorso, alla messa per il Commonwealth nell’abbazia di Westminster, dove il sovrano e Camilla sono stati accolti da urla e dallo slogan scandito a squarciagola: Not My King. Stesse scene si erano viste la scorsa settimana, durante una visita nell’Essex. E nei mesi passati pi di una volta Carlo era stato bersaglio di lanci di uova (non andate a segno). Le proteste sono coordinate dal gruppo Republic, che ha in programma grandi manifestazioni per l’incoronazione del 6…