Pechino ha un rimedio contro i crac… Più politica nelle banche
Anche la Cina ha un problema bancario, ma Xi Jinping ha la soluzione già pronta: più potere al partito comunista. Per pura coincidenza, proprio mentre fallivano tre banche americane e traballava paurosamente un colosso svizzero, a Pechino il Parlamento locale (che si chiama Congresso Nazionale del Popolo) approvava un nuovo assetto per la vigilanza bancaria. Nasce così l’Ufficio statale per la supervisione e l’amministrazione finanziaria, che assorbe poteri e competenze prima suddivisi tra varie authority in capo alla banca centrale, all’organo di vigilanza sulle Borse, alle commissioni di controllo su banche e assicurazioni. Il super-regolatore unico dovrà vigilare su un settore creditizio che amministra l’equivalente di circa 55.000 miliardi di euro.
La bolla immobiliare cinese e i guai del credito
I problemi su cui vigilare non mancano. In passato le banche cinesi sono state partecipi del boom di investimenti immobiliari, che si è concluso con un disastro: fallimenti di colossi edili, montagne di debiti incagliati, nonché una crisi della finanza locale (perché gli enti locali si finanziavano in buona parte vendendo licenze di costruzione e terreni edificabili). Da quando Xi ha deciso di…