«Ho fatto una scelta di campo. Mi criticano? Chissenefrega». Così Pino Insegno commenta la sua nuova veste di “speaker” della destra. Nei comizi importanti, infatti, viene reclutato da Fratelli d’Italia, come alla campagna per le politiche e all’adunata dei leader a sostegno del candidato alle Regionali del Lazio Francesco Rocca. Non si sente raccomandato, ma messo all’angolo quando c’era il Pd al governo. «È un fatto, mi hanno penalizzato. Ma secondo te perché sono sparito dalla tv, perché non sono bravo? Vai a vedere chi ha preso le mie trasmissioni, non faccio nomi perché non voglio querele, ma queste sono le indagini che un giornalista serio dovrebbe fare», afferma l’attore, doppiatore e conduttore a Repubblica.
A proposito della sua carriera, ha ricordato di aver doppiato 400 professionisti e di aver fatto 600 puntate in tv. «Poi non c’era più posto per me». Ora però Pino Insegno sarebbe pronto a tornare in Rai. «Ma perché sono bravo, non ho mica bisogno di raccomandazioni. Non vado strumentalizzato, mica sono una velina». Non nega comunque il feeling con il centrodestra: «Ma io sono commendatore della Repubblica per meriti…
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