perché l’Armata di Putin non va sottovalutata- Corriere.it

Il punto militare 461 | Un rapporto dell’istituto britannico Rusi spiega come l’esercito russo ha corretto gli errori dei primi mesi e quali sono gli ostacoli per l’Ucraina (che perde 10 mila droni al mese)

L’andamento del conflitto va considerato nell’insieme, non sull’esito di una battaglia. Vale per tutti. È allora interessante soffermarsi su una nuova analisi dell’istituto britannico Rusi dedicato all’Armata di Putin. Riportiamo sul «taccuino» alcuni punti.

I russi, pur tra tante inefficienze, hanno mostrato grande adattamento. Sono stati corretti errori che hanno pesato. E la macchina bellica, nonostante i molti aneddoti negativi, resta possente. I cambiamenti — riconoscono gli esperti Jack Watling e Nick Reynolds — sono avvenuti sempre in reazione a situazioni difficili, ossia misure del «dopo». Una conferma dell’incapacità di anticipare mosse. Però lo Stato Maggiore ha cercato soluzioni ed è riuscito spesso a trovarle.

Sorpresi dal tiro degli Himars, con dozzine di depositi e snodi distrutti, i generali hanno spostato più indietro le scorte, hanno disseminato i plotoni. Sempre formidabile, dal grande impatto, il volume di fuoco dei cannoni russi: una superiorità netta e nota. La domanda è per quanto potrà andare avanti senza…