perché la prova di forza di Macron è una ammissione di debolezza- Corriere.it

di Stefano Montefiori

Il presidente aveva giurato che non sarebbe ricorso all’articolo 49.3 della Costituzione, che permette di «scavalcare» il Parlamento. Colpa dell’illusione di un asse coi gollisti, che alla fine hanno fatto mancare i voti

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI — Scegliendo la
soluzione dell’articolo 49.3 della Costituzione, che consente di fare passare una legge senza approvazione parlamentare
, il presidente Emmanuel Macron cerca di porsi come uomo di Stato responsabile e coraggioso, che non ha paura di imporre una riforma impopolare perché «non si può giocare con l’avvenire del Paese», come ha detto ai suoi ministri. Ma la prova di forza è in realtà un’ammissione di debolezza che potrebbe avere conseguenze gravi: che il governo cada o no sotto i colpi delle mozioni di censura presentate lunedì prossimo, i restanti quattro anni del mandato presidenziale di Macron saranno segnati dall’incomprensione e dal distacco tra l’Eliseo e il resto del Paese. Macron ha scelto di andare avanti nonostante le manifestazioni di piazza, nonostante il Parlamento, e nonostante quella destra sulla quale contava per ottenere i voti decisivi e che invece gli ha voltato le spalle.

Il ricorso al 49.3 è una sconfitta: fino a qualche giorno fa Macron, la…