I danni del fallimento di Lehman Brothersrestano marchiati a fuoco nella memoria collettiva dei decisori finanziari, le donne e gli uomini chiusi in queste ore nei palazzi delle banche centrali e dei governi del G7. L’aver lasciato cadere una banca con debiti per circa 600 miliardi di dollari, legata all’economia globale da mille fili allora non visti, provoc un colossale effetto domino. Congel gli scambi, poich tutti iniziarono a temere un’esposizione verso chiunque altro. Si sprigion la pi grave recessione del dopoguerra in Occidente, fino a quella da Covid.
La memoria di Lehman Brothers e l’incubo dei banchieri centrali
dunque anche la memoria di Lehman che alimenta in queste ore i contatti fra i banchieri centrali, i vertici del Tesoro dei principali Paesi occidentali e molti banchieri privati. Il primo obiettivo, il pi immediato, verificare quali altre banche siano esposte su Credit Suisse soprattutto in derivati. La priorit capire quali istituti europei e americani subirebbero perdite nel caso di un fallimento a Zurigo: magari perch certe banche hanno venduto assicurazione ad altri contro il default di Credit Suisse o semplicemente perch hanno crediti verso di esso. Quanto a questo, i sondaggi delle ultime ore stanno mettendo in luce che gli istituti…