Olanda, il Partito degli allevatori (antieuropei) insidia Mark Rutte- Corriere.it

di Irene Soave

Alle elezioni provinciali li ha votati un elettore su cinque: la rabbia popolare contro la legge «green» che imporrebbe di abbattere centomila animali da allevamento per ridurre le emissioni di azoto

Le placide vacche pezzate bianche e nere, o bianche e rosse, sono parte del paesaggio-cliché dei Paesi Bassi quasi come tulipani e mulini. Eppure proprio sul destino delle vacche — e di 100 milioni di animali in tutto, compresi anche maiali e polli — si è scontrato, alle elezioni provinciali di mercoledì, il premier Mark Rutte.

La rabbia contro il suo «Memorandum per le aree agricole», proposto quest’estate per ridurre le emissioni di azoto, è stata benzina alle urne per il nuovo partito populista emergente nel panorama politico olandese: il Boer Burger Beweging, letteralmente «movimento civico dei contadini», ha preso il 19% dei voti. Quando nel 2021 era entrato in Parlamento si era aggiudicato solo un seggio; ora l’assemblea delle province, appena rieletta, è composta in modo da garantirgliene, solo in Senato, come minimo 15. Ciò renderebbe il nuovo partito il più grande blocco nella camera alta a pari merito con la coalizione di verdi e laburisti; mentre la coalizione di Rutte, liberal-conservatore, si vedrà probabilmente ridurre il…