Rischio torrette vuote sui lidi italiani. Se in questi giorni hanno fatto discutere le inchieste sulla carenza di camerieri, baristi e cuochi nei locali (qui la lista dei lavoratori introvabili) sulle spiagge italiane, a mancare sui lidi per la stagione 2023 saranno anche i bagnini. E la ragione non sembra essere legata in questo caso alle irregolarità contrattuali o agli stipendi bassi. Per Stefano Battistoni, titolare di uno stabilimento a Cesenatico e alla guida della Cooperativa che offre il servizio di salvataggio, il tema è culturale: pesano le aspettative rispetto alle mansioni e il tempo da dedicare al mestiere. «I nostri bagnini o meglio i salvataggi in possesso del brevetto lavorano in cooperativa su più lidi con stipendi che vanno da 1.800 euro netti al mese per chi è alle prime armi a 3 mila per i senior. Ma è comunque difficile trovare persone disposte a lavorare».
Il livello degli stipendi
Secondo il Contratto collettivo nazionale del Turismo che si applica anche ai lavoratori comunemente definiti bagnini lo stipendio base parte infatti da 1.200 euro per un quarto livello per poi salire con l’inquadramento. Vanno poi calcolati gli straordinari pagati il 30% in più ed eventuali accordi di secondo livello. «I nostri bagnini lavorano su 40 ore…