«Nord a secco, l’Italia non ha più grandi fiumi»- Corriere.it

di Alessio Ribaudo

L’allarme dell’Associazione nazionale delle bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari (Anbi), sulle risorse idriche: «Sono spariti». La fotografia dal Po all’Adige e l’Adda. «Grave crisi idrica anche sulle Dolomiti e per il lago di Garda»

L’allarme arriva da un rapporto settimanale dell’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari (Anbi) sulle risorse idriche, pur di fronte ad un contesto leggermente migliorato, sostiene: «l’Italia non ha più grandi fiumi». La spiegazione è presto detta: «È largamente insufficiente la portata del Po che, pur godendo di un leggero incremento nel tratto iniziale, permane abbondantemente sotto il minimo storico mensile nel tratto lombardo-emiliano, toccando, nel rilevamento finale a Pontelagoscuro, il 14 per cento in meno rispetto ai valori minimi del periodo». Anche in Veneto, sempre secondo il rapporto, la situazione è critica: «l’Adige scende al di sotto dei -4 metri sullo zero idrometrico e non era mai successo dal 2015 mentre ai livelli più bassi del recente passato è anche la Livenza, mentre cala la Piave e restano sostanzialmente stabili Bacchiglione e Brenta».