La cantautrice Claudia Lagona: «La mia vita oggi è l’opposto di quella di “Alfonso”». Il cameo nel film di Fogliati: «Quando a una festa si girano a guardarmi vorrei sotterrarmi». I capelli biondi: «Ma chi l’ha detto che le donne del Sud devono essere scure, con capelli neri e i baffi?»
Dieci anni fa con «Alfonso» cantava «che vita di m.». Adesso che vita è?
«C’è sempre un motivo per lamentarsi… Ma oggi la mia vita è l’opposto. Ai tempi di Alfonso ero triste, frustrata. Semmai ora mi mancano i sogni. Forse il mio obiettivo maggiore è mantenere quello che ho: credo sia la parte più difficile».
Levante, al secolo Claudia Lagona, è seduta in una saletta della Warner Music a Milano. Indossa un cardigan blu e una maglia a righe intonata alle calze. Risponde a tutto, sempre, surfando sui ricordi di una vita vissuta con lo sguardo sempre rivolto al passato, a quel punto di non ritorno che è stata la morte del padre. Aveva 9 anni e un’invincibile nostalgia segnò tutti i giorni a seguire. Fino al 13 febbraio dello scorso anno, quando gli occhi di Claudia hanno abbracciato un mondo nuovo: quello ridisegnato dalla nascita di Alma Futura, figlia sua e di Pietro Palumbo, il compagno avvocato. In mezzo, cinque album (l’ultimo è…