moda, serve un piano industriale per la competitività- Corriere.it

La moda è un settore strategico per l’Italia. Attorno al made in Italy ruotano i concetti di bellezza, artigianalità, alta qualità, innovazione, «ma per continuare ad essere competitivi e supportare in modo concreto anche le piccole aziende che ci lavorano occorre un vero e proprio piano industriale della moda che garantisca aiuti certi e duraturi» ha detto Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda italiana.

Parliamo di un’industria che lo scorso anno ha chiuso con oltre 98 miliardi di fatturato e che punta a fine 2023 a raggiungere i 102 miliardi. «È la seconda industria italiana con 560 mila addetti per 60 circa mila imprese. Con il 46% della produzione, siamo primi in Europa con oltre 30 punti di vantaggio sul secondo Paese, la Germania». È importante non solo per i valori che trasmette ma anche per la ricchezza che rappresenta per l’Europa tanto da poterla considerare la «Silicon Valley europea della moda» organizzata in distretti. Ci sono grandi e piccoli produttori. Ma sono soprattutto i piccoli ad avere più difficoltà. «Mentre gli Stati Uniti hanno varato un piano di investimenti (Inflaction Reduction Act) che stanzia 369 miliardi e misure protezionistiche a difesa delle aziende made in Usa, l’Europa ha presentato una…