«Mio papà Enzo Tortora? Sarebbero bastate 48 ore per capire che le accuse dei pentiti erano false»- Corriere.it

di Fiorenza Sarzanini

Gaia Tortora, la figlia del popolare giornalista: «Vidi che i suoi occhi non erano
più gli stessi. Piero Angela per me fu un secondo papà»

«Ironico ma tagliente, riservato, mai mondano, fumantino. E poi dolce, comprensivo, attento. Ma questo era prima. Il dopo era uguale tranne che negli occhi. Ecco, gli occhi poi sono diventati diversi». C’è un prima e un dopo nella vita di Gaia Tortora. Il dopo comincia un giorno che non potrà mai dimenticare: 17 giugno 1983.

Quel giorno suo padre viene arrestato con l’accusa di traffico di stupefacenti per la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Lei aveva 14 anni. Che cosa ricorda?
«Avevo l’esame di terza media e quindi ero andata a scuola a piedi. In casa c’era grande agitazione ma io non ci ho fatto caso. Dovevo essere la sesta e invece mi hanno interrogata per prima. Non capivo, non volevo. E invece ho dovuto farlo. Quando ho finito e mi sono girata ho visto che c’era mia sorella Silvia. Andiamo a casa. Me l’hanno detto quando siamo arrivate: papà è stato arrestato. Non riuscivo a crederci, pensavo a uno scherzo».

Lei ha scritto un libro che uscirà il 21 marzo per Mondadori, «Testa alta, e avanti». Perché proprio adesso?
«Ho sempre tenuto tutto per me. Un giorno sono…