“Sembra che si stia materializzando un accordo intergovernativo per assegnare alla Marina Militare un nuovo ruolo nelle attività di ricerca e soccorso in mare. Non essendo disponibile un testo, si fa fatica ad intravedere il seppur minimo beneficio dal punto di vista tecnico di un apporto militare nella gestione delle attività Sar, semmai è vero il contrario essendo facilmente intuibili ulteriori farraginosità nel già complicato scenario dei nostri mari e di quelli limitrofi”. Lo afferma all’Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare e attuale presidente della fondazione Icsa, sull’ipotesi di un coinvolgimento della Marina Militare rispetto all’arrivo di migranti e agli sbarchi.
“L’esperienza insegna che il coordinamento è l’attività più improba e difficoltosa nello scenario politico istituzionale italiano ed un nuovo attore in scena peggiorerebbe significativamente la situazione – continua il generale Tricarico – Un pericolo questo largamente ipotizzabile nello scenario mediterraneo, dove numerosi soggetti hanno un ruolo nel salvare vite umane e dove al soggetto con potestà di coordinamento, la Guardia Costiera, non viene sempre riconosciuto, appieno e da tutti, tale ruolo”.