A sei mesi dalla morte di Mahsa Amini e dall’inizio delle proteste, la ong pubblica una relazione su quello che succede nelle carceri iraniane ai bambini e agli adolescenti, motore della rivoluzione in atto
Se ci si chiede perché le studentesse e gli studenti iraniani abbiano lasciato le strade e le piazze delle città, questo rapporto di Amnesty International risponde alla domanda. A sei mesi dalla morte di Mahsa Amini, la giovane curda di 22 anni uccisa dalle Guardie della rivoluzione per una ciocca di capelli che le usciva dal velo, la ong pubblica una relazione sulle torture che le forze di sicurezza e l’intelligence iraniane hanno commesso — e commettono — nei confronti di minorenni, maschi e femmine, arrestati
durante le proteste. Bambini anche di 12 anni.
Le autorità hanno ammesso di aver arrestato oltre 22.000 persone e, sebbene non abbiano fornito informazioni su quanti fossero i minori di 18 anni, gli organi d’informazione statali hanno riferito che questi ultimi erano una porzione significativa. La Ong ritiene che parliamo di migliaia di bambini e ragazzini.
In base alle dichiarazioni raccolte nelle carceri, nei centri di detenzione non sempre regolari ma sempre gestiti dalle Guardie delle rivoluzione, i minorenni, spesso…