Dal 16 gennaio, il giorno dell’arresto di Matteo Messina Denaro, si è cercato di individuare, attraverso gli appunti scritti e le telecamere, tutte le persone che hanno permesso la latitanza del boss. Ieri è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Emanuele Bonafede e la moglie Lorena. Dopo qualche giorno dall’arresto del mafioso, i due si sono spontaneamente presentati alla polizia dicendo di aver riconosciuto il boss, che a loro dice conoscevano con il nome di Francesco. Il mafioso avrebbe assunto con loro l’identità di un anestesista in pensione, presentato loro da un cugino.
La telecamera di un negozio vicino all’abitazione, però, ha svelato un’altra verità. L’uomo andava tutti i giorni a ora di pranzo e di cena a casa della coppia: lì aveva con loro un rapporto familiare, incontrando anche altre persone. Ogni volta che Matteo Messina Denaro usciva o entrava nella casa, o la moglie o il marito si affacciavano dalla porta per controllare che la via fosse libera. Dopo il loro segnale di ok, il boss di Cosa Nostra usciva fuori.