A sfogliarle, di prim’acchito, sembrano le pagine apocalittiche de I figli degli uomini. Solo che il libro di P.D. James dove una razza umana voracemente infertile andava a caccia di nuovi nati era fantascienza distopica. Qua, invece, si tratta di un autentico catalogo in stile Postalmarket, in cui la formula «soddisfatti o rimborsati» avvolge di marketing rassicurante la pratica dell’utero in affitto. C’è quest’inquietante catalogo della società di avvocati di assistenza “global sulla maternità surrogata” Gestlife con sedi a Madrid e Barcellona e il cui sito (dato la pratica moralmente discutibile e giuridicamente vietata in Italia) da noi è oscurato. Ma, andando a ben cercare, in italiano, tra i vantaggi che «distinguono la nostra dalla altre agenzie» spicca il «punto 15». Il «punto 15» è certo commercialmente inappuntabile. Titola «garanzia di riavvio del programma in caso di decesso del bambino». Il punto 15 se ne sta incastrato tra altre clausolette contrattuali: roba tipo quella sui benefit, sull’«appartamento esclusivo e hotel di ottimo livello», e il…