Una foto satellitare, scattata a Mariupol dalla società di osservazione Maxar, è la prova dei veri piani della Russia in Ucraina: altro che ritirata, le truppe di Mosca contano di restare nei territori occupati ancora a lungo, respingere la controffensiva di Kiev e se possibile allargare di nuovo le aree della propria presenza.

Il Cremlino ha infatti deciso di consolidare la propria presenza militare a Mariupol costruendo una grande base militare “per il popolo”, come pomposamente annunciato dalla propaganda. Mariupol è la città dell’est dell’Ucraina affacciata sul Mar Nero, drammatica protagonista dell’assedio durato mesi alle acciaierie Azovastal, battaglia campale tra russi, ceceni e ucraini del Battaglione Azov. E ora, dopo la fuga russa da Kherson, di fatto il baluardo difensivo per evitare un assalto ucraino alla penisola della Crimea.

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Anche a Mosca, intanto, come sottolinea il Corriere della Sera si respira un’aria da “o la va o la spacca”. A chi immagina prospettive di dialogo o negoziato considerato lo stallo militare in Ucraina, rispondono due voci molto famose…