Mandato di arresto per Putin, «I bambini portati in Crimea non si trovano più»- Corriere.it

di Lorenzo Cremonesi

I centri di smistamento e i 600 casi documentati. Il sospetto che Mosca abbia avviato un progetto di ingegneria civile per la crescita demografica russa

DAL NOSTRO INVIATO
Kramatorsk
«Ce ne andiamo anche perché non vogliamo registrare i nostri figli nelle scuole controllate dai russi. Quelli dei nostri vicini sono stati portati in un campo estivo in Crimea e adesso non li trovano più», ci dicevano l’estate scorsa alcuni genitori tra i nuclei famigliari in fuga dalla regione di Kherson ancora occupata. I più spaventati erano coloro che erano disposti a trascorrere anche più di una settimana chiusi in auto, fermi ai posti di blocco con i figli piccoli, tra afa, sporcizia e zanzare, pur di lasciare al più presto la zona di Mariupol e raggiungere i militari ucraini a Zaporizhzhia. Non fuggivano solo i disagi della loro città ridotta in macerie.

«Il peggio capita ai filtration camp», raccontavano, citando i famigerati centri di censimento e controllo, dove non era affatto raro che i soldati russi separassero i genitori dai figli. I maschi più grandicelli rischiavano forte. I soldati se la prendevano in particolare contro coloro che rifiutavano la deportazione in Russia, o in Crimea, chiedendo di essere messi in aree di transito con la…