La ministra per la Famiglia: «La maternità surrogata è proibita. Chiamiamola con il suo nome, utero in affitto»
Dopo la manifestazione di Milano, il confronto sull’iscrizione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali si infiamma. Nelle ultime ore ci sono state prese di posizione della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella e del vicepresidente della Camera Fabio Rampelli che stanno infiammando il dibattito. «La maternità surrogata è proibita e chiamiamola col suo nome, utero in affitto, perchè è un passaggio di denaro con un contratto» spiega la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, a «Mezz’ora in piu’» su Rai3. «Si apre un mercato della natalità, ci sono fiere internazionali. Hanno provato a farne una anche a Milano, ma c’è stato qualche timore e non è stata fatta. Può costare sui 100mila euro, una cosa per benestanti, ma alle donne arrivano dieci mila euro», sottolinea Roccella. «Si scelgono gli ovociti – sostiene- un mercato con connotazioni anche razziste, si scelgono le donne bianche, gli ovociti delle donne nere costano meno. Poi si sceglie la donna che presta l’utero, che di solito è bella e bionda e si sceglie pure la religione».
Rampelli (FdI) a «In Onda» su La7 sabato…