Il Brasile si tira fuori dalla guerra in Ucraina e non ha alcun interesse a dare munizioni perché siano utilizzate in un conflitto. Lo ha detto il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, nel corso della conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a termine di un incontro bilaterale tra i due leader a Brasilia. “Il Brasile non ha interesse a fornire munizioni perché siano utilizzate in un conflitto. Siamo un paese di Pace, il nostro ultimo contenzioso è stata la guerra con il Paraguay alla fine dell’800. Non vogliamo avere alcuna partecipazione, anche indiretta, ad alcun conflitto, perché penso che dobbiamo lavorare per trovare la pace. Si parla ancora poco di pace. So che il cancelliere Scholz è andato più volte in Russia per cercare di evitare il conflitto e che l’Europa è vittima della guerra, soprattutto per gli effetti sul settore dell’energia”, ha detto il presidente brasiliano, che ha vinto le ultime elezioni presidenziali contro Bolsonaro ed è tornato a essere l’idolo del Pd. Un Pd che sulle armi a Kiev ha, forse giocoforza, un’altra posizione. Sicuramente quella di Lula è maggiormente in…