L’Ucraina contro il colosso siderurgico italiano Danieli: «Aiuta il riarmo di Putin». La replica: «Rispettiamo le sanzioni»- Corriere.it

La friulana Danieli è un’eccellenza silenziosa dell’industria italiana. Il gruppo mantiene un profilo relativamente basso, ma è diventato un protagonista globale nella produzione di acciai lavorati e nelle tecnologie di lavorazione dell’acciaio stesso: nell’ultimo anno il suo fatturato è esploso a oltre 3,6 miliardi di euro con attività in molte decine di Paesi, l’utile netto è quasi triplicato a 219 milioni e i dipendenti sono ormai poco meno di diecimila.

Danieli sembra aver così superato con successo gli choc internazionali di questi anni, dalla pandemia, al ritorno dell’inflazione, alla guerra in Ucraina.

Ma l’azienda non ha solo degli ammiratori. Non ne ha a Kiev, per lo meno. Dichiara Agiya Zagrebelska, capo della direzione sulle sanzioni dell’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione del governo ucraino: «Secondo informazioni da fonti aperte e secondo informazioni doganali, varie transazioni hanno avuto luogo tra Danieli e Severstal dopo l’inizio dell’invasione a tutto campo del nostro Paese. Queste informazioni – continua Zagrebelska – ci danno la base per considerare Danieli uno sponsor internazionale della guerra in Ucraina». L’accusa all’azienda italiana riguarda la fornitura di macchine utensili e componenti per la…