Aumentano immatricolazioni e laureati (anche stranieri), migliorano il ranking e la regolarità degli studi. Numeri per rispondere alla fuga dei cervelli: siamo ancora un paese su cui si può investire
Aumentano immatricolazioni e laureati (anche stranieri), migliorano il ranking e la regolarità degli studi. Numeri per rispondere alla fuga dei cervelli: siamo ancora un paese su cui si può investire
Che cosa pensereste se vi dicessimo che buona parte delle lagne sull’università italiana sono frutto di polemiche farlocche? Che cosa pensereste se vi dicessimo che la fuga dei cervelli in Italia è un tema che riguarda più i cervelli che l’Italia attrae che i cervelli che l’Italia fa scappare? E che cosa pensereste se vi dicessimo che l’effetto della pandemia non è stato quello di aver messo in mostra il peggio dell’Italia ma è stato quello di aver messo in mostra la sua capacità di offrire opportunità? Dopo aver letto alcuni giorni fa notizie incoraggianti sulle università italiane, dopo aver letto che la Sapienza, secondo la World University Rankings by Subject 2023, la classifica dei migliori atenei per disciplina accademica elaborata dagli analisti di QS Quacquarelli Symonds, ha il primato mondiale negli studi sull’antichità e dintorni, e dopo aver letto che l’emigrazione giovanile è diminuita del 21 per cento nell’ultimo anno censito (2021 su 2020) ed è calato della stessa misura anche il numero dei laureati espatriati…