L’indipendenza dell’Algeria e la potenza della diretta in tv- Corriere.it

Di solito le dirette memorabili riguardano eventi nefasti: Vermicino, terremoti, guerre. «Il più grande reportage di tutti i tempi» di cui parla Kaminski è una storia di libertà

«I microfoni erano aperti, la trasmittente funzionava. Sulle antenne passava una trasmissione come non s’era mai vista prima. E mai dopo di allora. Legioni e legioni sfilavano davanti alle telecamere. Uomini, donne, bambini. Una folla di straccioni in piena euforia. I migliori attori di tutti i tempi perché non si mettevano in mostra, non sapevano neppure di essere ripresi da dodici telecamere… L’ho già detto: fu il più grande reportage di tutti i tempi». La diretta dura 14 ore nello Studio d’Alger della Télévision Française, l’anno è il 1963. Dell’evento non ci sono immagini ma c’è una straordinaria testimonianza scritta nel racconto
La vittoria della forza di gravità

di André Kaminski nel libro
Il terremoto di Agadir
(edito da Acquario). È un fantastico soggetto cinematografico.

Quando non ci sono buoni programmi da vedere, conviene leggere qualcosa, meglio se parla di tv e di una favolosa diretta. Di solito le dirette memorabili riguardano eventi nefasti: Vermicino, terremoti, guerre. «Il più grande reportage di tutti i tempi» di cui parla Kaminski è invece…