«Li sentiamo, scavate qui sotto»- Corriere.it

di Fulvio Fiano

Il nostro personale e la drammatica corsa contro il tempo tra le macerie: «Costretti a scegliere chi aiutare». Non si hanno notizie di una famiglia di nostri sei connazionali

Dal nostro inviato

ADANA — La segnalazione è di un gruppo di abitanti del posto, una delle tante, tantissime che arrivano in continuazione in queste ore, a volte alimentate più dalla speranza che rette su possibilità concrete di arrivare a un salvataggio: «Venite — spiegano gesticolando — sentiamo delle voci sotto le macerie», dicono ai vigili del fuoco che dall’altra notte stanno esaminando uno a uno i palazzi crollati (quasi tutti) attorno a piazza Cumhuriyet, che affaccia sul fiume Oronte e dove sboccano tutte le grandi arterie del centro di Antiochia (o Hatay).

L’area viene circoscritta a quello che resta di una palazzina di quattro piani e lì, in effetti, viene individuato senza bisogno del fiuto dei cani un superstite del terremoto di tre giorni prima. La situazione è particolarmente critica, perché seppure il tono della voce sia rassicurante sul suo stato di salute, la persona da soccorrere si trova in una nicchia formatasi sotto tre solai. La prima parte dell’intervento serve a creare un varco per raggiungerlo ma una volta arrivati a lui, un…