Novanta delegati si sono dati appuntamento in un museo della capitale russa per l’atto fondativo del Movimento internazionale. Tra loro oligarchi, complottisti e il ministro Lavrov
Ci sono Steven Seagal, un nipote di De Gaulle e una principessa siciliana. No, non è l’incipit di una barzelletta: sono tre dei 90 delegati invitati al primo congresso del «Movimento internazionale dei Russofili» organizzato al museo Pushkin di Mosca il 14 marzo.
L’imprimatur ufficiale (e una parvenza di serietà) alla manifestazione l’ha data Sergej Lavrov in persona, che ha aperto i lavori con la lettura di una breve discorso firmato da Vladimir Putin: «Siamo testimoni non solo di forme di neo-nazismo, ma direttamente di nazismo vero e proprio, che si sta diffondendo ogni giorno in più Paesi europei».
Sceso dal palco l’arcigno ministro degli Esteri, ecco a turno i russofili dichiarati: l’ex parlamentare bulgaro Nikolay Malinov, secondo il quale «è ora che le forze della luce sconfiggano le forze delle tenebre», poi Aleksandr Dugin, il filosofo ultranazionalista che molti definiscono «l’ideologo di Putin».
Poi c’è la principessa Vittoria Alliata di Villafranca, che ha lasciato le sontuose stanze del palazzo di famiglia a Bagheria – «per…