la spinta di Gentiloni sul Mes- Corriere.it

Mentre il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, sta raccogliendo le lettere con proposte dei ministri su come modificare il Pnrr, il commissario agli Affari europei sprona l’Italia: «Il problema non è denunciare i ritardi ma evitare che si producano», ha detto ieri Paolo Gentiloni intervenendo al Festival dell’economia di Trento. La terza rata di finanziamenti all’Italia, 19 miliardi, non è stata ancora sbloccata da Bruxelles. Pesano anche le tensioni sul Mes, il riformato fondo europeo salva Stati, che attende solo la ratifica di Roma per entrare in funzione. «In Italia non so perché il Mes è vissuto come la Spectre. Ma così non è — dice Gentiloni —. E nessuno pensa che l’Italia lo debba utilizzare. Il mio suggerimento è di andare verso la ratifica. È un problema di reputazione e di rispetto degli impegni».

Il governo appare in affanno

Tornando al Pnrr, Gentiloni è preoccupato soprattutto per le prossime rate del 2023, da 16 e 18 miliardi. Il governo appare in affanno. Fitto ha già chiarito che non tutti gli interventi del Piano si possono realizzare entro il termine del 2026. Di qui la richiesta ai colleghi di governo di formulare proposte di cambiamento del Piano, da negoziare con la commissione. Una scelta che alimenta gli attacchi…