E infine è giunto il via libera da parte del Parlamento dell’Unione Europea in relazione all’adeguamento delle case dei cittadini europei ai nuovi parametri ambientali, ciò che viene detto con formula vagamente orwelliana, “efficientamento energetico”.
Se ne era discusso ampiamente già in passato, quando si trattava ancora di un’ipotesi tutta da verificare.
Ebbene, adesso quell’ipotesi è divenuta realtà, dacché il Parlamento dell’Unione Europea si è espresso a favore di questa norma, la quale prevede che entro il 2033 i cittadini UE dovranno adeguarsi alle nuove norme relative alle abitazioni.
In sostanza, queste dovranno essere aggiornate e messe a norma a ciò che rispettino quelli che l’Europa ha stabilito essere i parametri per il rispetto dell’ambiente.
In particolare si parla così, leggo su Il Messaggero, di “un adeguamento per tutti alla classe D“.
Detto altrimenti, l’Unione Europea decide che dobbiamo aggiornare la nostra casa e poi, naturalmente, non ci dà alcun contributo perché possiamo farlo. Ci impone cosa fare e poi ci costringe a farlo, costi quel che costi.
Letteralmente.
Perché proprio questo è il punctum dolens della questione.
Che fare al cospetto di cittadini che magari non potranno, per le ragioni più diverse,…