La province ci sono: ma non le votiamo

La province ci sono: ma non le votiamo. Questa storia dell’abrogazione delle province, è una delle più grandi truffe della politica italiana. Le province ci sono, sono sempre rimaste. Solo che la politica, ha tolto agli italiani il diritto di scegliere chi debba governarle.

Oggi

Sono enti eletti in secondo livello, se sono capoluoghi di regione si chiamano città metropolitane. Con un’idea sbagliata di fondo. Come se ci fosse, ad esempio, una grande realtà cittadina che assorbe tutta la realtà della provincia, senza differenziazioni. L’interland di Firenze immediato, può essere la grande Firenze. Ma zone come il Valdarno, la Valdisieve, il Mugello rappresentano realtà estremamente specifiche ed autonome. Con problemi diversi.

Il caso romano

Pensiamo al caso di Virginia Raggi, a Roma. Non c’era una maggioranza in consiglio metropolitano. Semplicemente perché la legge Delrio, impedisce di scegliere chi debba guidare la Città Metropolitana. Questa riforma  è stata disastrosa.Bisogna tornare indietro .

Matteo Renzi aveva un’idea sbagliata delle riforme, un’idea inaccettabile. Voleva anche una camera delle autonomie, il senato,eletta  in secondo livello . Chiaramente la sua riforma costituzionale  è stata bocciata dagli italiani. C’è ne siamo…